lunedì 5 marzo 2018

La trappola del PD post voto

E' la stessa dell'SPD in Germania: sono intrappolati nel ruolo dei "responsabili", e ci si aspetta che favoriscano la nascita di un governo con tutto il centrodestra o (più probabile) con il M5S.
Peccato che se lo faranno - e lo faranno - al prossimo giro chi sarà rimasto fuori dal governo tra Lega e grillini aumenterà ancora i consensi. Magari con una legge a stampo maggioritario, visto che questa legge non ha dato buona prova di sé. E il PD se ne prenderà la colpa, perché è stato al governo.
Secondo me ci sono solo due strade (non alternative) per minimizzare il danno:
  • quella che avevo suggerito per Bersani 5 anni fa: una fiducia "tecnica", tipo una "non sfiducia", ai 5 stelle e poi non accettare nemmeno un sottosegretario. Peccato che nel 2013 i grillini non avessero nemmeno un candidato premier e fossero molto impreparati. Oggi sono loro in posizione di forza;
  • vado controcorrente: Renzi NON si dimette e gestisce l'appoggio esterno al governo grillino. Così a Di Maio tocca trattare con lui, e questo potrebbe destabilizzare la base grillina dei duri e puri. Inoltre la "colpa" del governo ricadrebbe su un nome già ampiamente screditato. Poi chiaramente dimissioni fra 6 mesi e ritiro in qualche eremo del Mugello. Visto quel che è successo a Schulz in Germania, che dopo aver contrattato la Grosse Koalition è stato defenestrato sia dal governo che dal partito, meglio rinviare la rifondazione e tenere un capro espiatorio, invece di far cominciare col piede sbagliato lo Zingaretti di turno.

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